::: Manuela Kustermann :::
BIOGRAFIA
::: Manuela Kustermann :::
BIOGRAFIA
Manuela Kustermann debutta, giovanissima, interpretando Ofelia nell’Amleto di Carmelo Bene. Nel 1967 insieme a Giancarlo Nanni fonda il Teatro La Fede, prima sede stabile del Gruppo Space Re(v)action. Sono anni di grandi fermenti culturali e la Compagnia, un gruppo di lavoro che spazia fra teatro, cinema, danza e musica, viene identificata come un punto di riferimento importante. Nasce la “Scuola Romana”: accanto a Nanni, Giuliano Vasilicò, Memè Perlini, Pippo Di Marca, Valentino Orfeo. Nascono spettacoli significativi e produzioni storiche come A come Alice da Carroll, L’imperatore della Cina di Ribemont-Dessaignes, Risveglio di primavera di Wedekind, spettacolo che consacrerà Manuela Kustermann - premio De Feo come miglior attrice italiana - “diva” dell’avanguardia. Negli anni Settanta la ”Duse delle Cantine Off” è sui più importanti palcoscenici italiani in I masnadieri di Schiller, Franziska di Wedekind, Cimbelino di Shakespeare, tutti con la regia di Giancarlo Nanni. L’Amleto di Shakespeare, ancora per la regia di Nanni, scandalizza (Manuela Kustermann veste i panni del principe danese) e ottiene un grande successo. Con Adriana Asti, Manuela Kustermann interpreta Le serve di Jean Genet, per la regia di Mario Missiroli. 1972 vince il premio De Feo come migliore attrice. Prosegue negli anni Ottanta e Novanta il sodalizio Nanni-Kustermann. Tra gli altri spettacoli, Casa di bambola di Ibsen, La Locandiera di Goldoni, Vinzenz e l’amica degli uomini importanti di Musil, Hedda Gabler di Ibsen, La sposa di Parigi di Manfridi. Per l’interpretazione di Herodias di Rocco Familiari, ancora per la regia di Nanni, Manuela Kustermann ha ottenuto nel 1991 il prestigioso riconoscimento della Maschera con lauro d’oro dall’Istituto del Dramma Italiano. Manuela Kustermann ha lavorato inoltre con Orazio Costa, Pietro Carriglio, Marco Parodi, Mario Missiroli. Dal 1989 dirige con Giancarlo Nanni il Teatro Il Vascello, dal 1995 riconosciuto come Centro di Ricerca, Produzione e Promozione per la Ricerca Teatrale e dal 2000 Teatro Stabile d’Innovazione.
Nel 1995, il Premio Internazionale La Pleiade per il Teatro e lo Spettacolo conferma Manuela Kustermann grande e indiscussa protagonista della scena e suggestiva interprete di un vasto repertorio di eroine femminili. Accanto alle sue interpretazioni teatrali, vanno ricordate poi le sue presenze televisive e radiofoniche. Nel 1999 interpreta nuovamente la parte di Alice nel nuovo allestimento di A come Alice, quindi Irina Arkadina nel Gabbiano di Checov, che verrà rappresentato in Ottobre al Teatro CAFELAMAMA a New York, e poi a Mosca, Istanbul, Il Cairo, e una lunga tournèe nazionale e internazionale. Altri spettacoli realizzati: La vita e sogno regia Orazio Costa, Il racconto d’inverno regia Pietro Carriglio, As you like it di W. Shakespeare regia di Giancarlo Nanni, Sant’Oliva regia di Missiroli, Il Gatto con gli stivali di Tiek, Le Trachinie di Sofocle sempre con la regia di Giancarlo Nanni, Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux di cui firma la sua prima regia, Tributo a Herbert Pagani con Miriam Megnagi testo di Carolina Pagani regia Giancarlo Nanni, Loretta Strong di Copi regia di Virgilio Sieni e Annalisa Bianco, Il Giardino dei Ciliegi di Checov regia di Giancarlo Nanni, Morire non Morire di S. Belbel di cui firma la sua seconda regia, Il Marito ideale regia di Missiroli con Jeppy Gleiesess, Matilde di Canossa regia di Consuelo Basilari, Arrivederci e grazie di Maurizio Costanzo Enrico Vaime regia di Giancarlo Nanni, L'amore mio non può di Lia Levi di cui oltre a essere la protagonista ne firma anche la regia, I dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, lavoro collettivo con la compagnia La Fabbrica dell'Attore e nel 2010 Taking Sides di Ronald Harwood, Pilade da Pier Paolo Pasolini con l'adattamento de La Nuova Complesso Camerata e La Strana Coppia di Neil Simon. Dal 2010, in seguito alla prematura scomparsa di Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann è rimasta da sola alla direzione artistica del Teatro Vascello.